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VITERBO . MUSEO NAZIONALE ETRUSCO ROCCA ALBORNOZ
Il cortile della Rocca Albornoz, di stile bramantesco, fu realizzato nel 1475. Caratterizzato da una veduta prospettica assiale e da una fontana al centro, vi si affacciano vari loggiati e camminamenti interni. La Rocca fu iniziata nel 1354 per volere del cardinale Gil Alvarez Carrillo de Albornoz, per stabilizzare la città sotto lo Stato Pontificio. Venne ricostruita nel nel 1395 e nel 1457 e poi ristrutturata a più riprese. Oggi ospita il Museo Nazionale Archeologico di Viterbo e dalla loggia si può ammirare una bella veduta della città.
CIVITA DI BAGNOREGIO
Il “paese che muore” è ancora in vita, lassù, su quel pinnacolo di fragile roccia tufacea che sembra sospeso nel vuoto tra i calanchi. Il fascino dei suoi “ruderi estrosi e luminosi”, come li definiva lo scrittore Bonaventura Tecchi che a Bagnoregio era nato, è unico al mondo. Il solo accesso alla Civita, dopo un ardito ponte, è Porta S. Maria. La piazzetta centrale è dominata dalla chiesa di San Donato, di origine romanica. Il resto del paese è un susseguirsi di silenziosi vicoli e vetusti edifici, che sembrano attendere il loro inesorabile destino.
CALCATA
Quel borgo arroccato su un’alta rupe tufacea che si affaccia sul nulla, circondata dagli strapiombi della valle del Treja, è Calcata. Di origini medioevali, il paese è situato ai confini con la provincia di Roma, non distante dalla Via Flaminia. E’ conosciuto come residenza di artisti e intellettuali, che nelle antiche case di Calcata hanno stabilito la loro residenza o il loro studio, donando nuova linfa vitale al borgo dopo il lungo abbandono durato fino agli anni Settanta. La zona di Calcata riveste inoltre un notevole interesse turistico e naturalistico.