Dopo un altro “sold out” mercoledì 4 per Uno su due e il regista Eugenio Cappuccio è una serata tutta dedicata alla produzione cinematografica nella provincia di Viterbo quella proposta venerdì 6 luglio (ore 21.15, ingresso libero) dal Tuscia Film Fest.
Nell’arena del cortile del Museo Nazionale Etrusco Rocca Albornoz di Viterbo, infatti, è prevista la proiezione de La corsa dell’innocente di Carlo Carlei, opera girata in parte a Viterbo e nella Tuscia (da non perdere la scena finale in Piazza San Lorenzo a Viterbo).
La visione del film sarà preceduta dalla presentazione del progetto La Tuscia nel cinema da parte scrittore e critico viterbese Franco Grattarola, coordinatore dell’ambiziosa iniziativa che si propone di realizzare nel 2008 un volume dedicato a tutti i film girati nella provincia di Viterbo dalla nascita del cinema ai giorni nostri. Il ibro raccoglierà le schede delle opere, le foto delle location, testimonianze di registi e attori e avrà un’apposita sezione sulle personalità del cinema italiano nate nel viterbese.
La corsa dell’innocente è un film che ha conquistato gli americani e ha costituito il trampolino di lancio per Carlo Carlei, raro esempio di regista italiano chiamato a lavorare a Hollywood, dove ha girato Fluke con Matthew Modine.
«È stato uno dei film stranieri più visti nel corso degli ultimi dieci anni dal punto di vista dell’industria. È diventato un film di culto. Tutti i registi volevano rifare il film, ma poi si sono detti che non valeva la pena confrontarsi con un’opera già perfetta e che per di più era costata poco. Riferisco naturalmente, le loro parole, non le mie. Le critiche sono state entusiaste. Hanno parlato di un nuovo Sergio Leone, Peckinpah, Kubrick, Scorsese, Spielberg, ecc...», ha dichiarato il regista, che negli ultimi anni è tornato in Italia per girare apprezzate fiction (Padre Pio e Ferrari con Sergio Castellitto). La corsa dell’innocente ruota attorno al rapimento di un bambino (prima di Io non ho paura) e a uno scontro fra clan rivali in Calabria e, come ha dichiarato da Paolo Mereghetti, «è soprattutto la storia di un orfano che cerca il perdono per una colpa non sua e una famiglia pulita e serena che lo sappia amare».
L’appuntamento successivo del Tuscia Film Fest è per lunedì 9 luglio (ore 21.15, ingresso libero) sempre nell’arena di Viterbo. Ospite della serata il regista Daniele Vicari che presenterà Il mio paese, opera vincitrice del David di Donatello 2007 come miglior documentario.
Cresce intanto l’attesa per la serata di venerdì 13 luglio (ore 21.15, ingresso libero) quando la manifestazione farà tappa a Civita di Bagnoregio. Per l’occasione sarà consegnato al regista e sceneggiatore Franco Bernini il premio La Tuscia nel cinema 2007 è sarà proiettato – alla presenza di molte personalità del cinema italiano – il film di Francesca Comencini A casa nostra, scritto dallo stesso Bernini. |