Sarà lo sceneggiatore Luciano Vincenzoni il protagonista dell'omaggio che il Tuscia Film Fest dedicherà a Sergio Leone venerdì 18 luglio (ore 21, Piazza San Donato, Civita di Bagnoregio).
La serata prevederà la presentazione del libro Sergio Leone. Quando il cinema era grande di Italo Moscati (direttore artistico del Tuscia Film Fest), un incontro-dialogo tra Moscati e Vincenzoni e si concluderà con la proiezione di Giù la testa di Sergio Leone.
Nato a Treviso nel 1926, Luciano Vincenzoni è uno dei più grandi sceneggiatori italiani, e ha dato luogo a fortunati sodalizi, che hanno cambiato la storia del nostro cinema, a cominciare da quello con Pietro Germi: Il ferroviere (1956), Sedotta e abbandonata (1964) e soprattutto Signore e Signori (1965), nel quale Vincenzoni riversa le storie e gli umori della sua città d'origine, facendo crollare il moralismo di facciato a colpi di sarcasmo. Poi il sodalizio con Sergio Leone, con il quale pone le basi del western all'italiana, da Per qualche dollaro in più (1965) a Il buono, il brutto, il cattivo (1966), fino a Giù la testa (1971), il film più rivoluzionario di Leone, presentato al Tuscia FilmFest.
Ma Vincenzoni è soprattutto ricordato per la magnifica epopea de La grande guerra (1959) di Monicelli: la guerra vista dal basso nelle tragicomiche avventure di due soldati (gli straordinari Sordi e Gassman) costretti, loro malgrado, ad assurgere ad eroi. Un film che ha fatto epoca, contribuendo alla definizione di un modello di italiano, buono per ogni stagione.
Da ricordare poi altri film memorabili sceneggiati da Vincenzoni: La cuccagna (1962) di Salce con Luigi Tenco, assolutamente da riscoprire, Il gobbo (1960), La vita agra (1964) e Torino nera (1972) di Lizzani, il cult tarantiniano Da uomo a uomo (1967) di Petroni, Un tranquillo posto di campagna (1968) di Petri, Piedone lo sbirro (1973) di Steno.
Uno sceneggiatore che ha attraversato in lungo e in largo il cinema italiano dagli anni cinquanta a oggi, conquistandosi grande stima e considerazione anche oltreoceano, ad Hollywood. Ovvero quando il cinema italiano volava in alto e l'America era a un passo dai nostri sogni cinefili. |