Prosegue Giovedì Cinema, la rassegna invernale del Tuscia Film Fest con sede al Cinema Trento di Viterbo.
Giovedì 29 gennaio (tre spettacoli, ore 18-20-22) in programma Stella di Sylvie Verheyde (tre spettacoli, ore 18-20-22). Il film, premiato alla 62.ma edizione della Mostra del Cinema di Venezia racconta la storia di una adolescente, della sua vita, dei suoi (in)successi scolastici e della sua amicizia con Gladys.
Il calendario prevede poi Il giardino di limoni di Eran Riklis (giovedì 5 febbraio) e L’ospite inatteso di Thomas McCarthy (giovedì 12 febbraio).
Il film
Parigi, 1977. Stella è una ragazzina di undici anni che vive in un quartiere operaio. Ammessa a frequentare una prestigiosa scuola parigina, incontra Gladys, sua unica vera amica, figlia di esuli ebrei argentini. Gladys la aiuterà a muovere i primi passi nel mondo reale.
La critica
"'Stella', di Sylvie Verheyde è una sorta di '400 colpi', il capolavoro di François Truffaut, al femminile. C'è la stagione inquieta che segna il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, c'è la Francia anni Settanta delle periferie di Parigi e di un Nord industriale dove si lavora ma non ci si diverte, c'è il contrasto fra chi è una figlia del popolo, a proprio agio fra ubriaconi e disoccupati, e la disciplina, i professori, i compagni di classe di una scuola media pubblica della buona borghesia dove i genitori iscrivono la ragazzina con l'incoscienza di chi non misura né le distanze e le differenze sociali, né i retroterra culturali.”
(Stelio Solinas, 'Il Giornale', 2 settembre 2008)
"'Stella' di Silvie Verheyde è un po' 'I quattrocento colpi' di Truffaut un po' 'Il Tempo delle mele'. La famiglia si spezza, le prime cotte, gli amici delle vacanze, la vita come scuola fuori dalla classe e la scuola pubblica come luogo che avvicina le classi sociali. Il film racconta l'adolescenza di una ragazzina particolare ma parla a tutti perché sa essere delicatamente universale. Niente di epocale, ma molto gradevole e ben fatto."
(Francesco Alò, 'Il Messaggero', 5 dicembre 2008) |