Mentre cresce l’attesa per l’arrivo di Niccolò Ammaniti al Tuscia Film Fest, in programma per sabato, è partita sotto i migliori auspici la collaborazione tra TFF e Premio Tarquinia-Cardarelli. Un foltissimo pubblico, infatti, ha fatto registrare di nuovo il tutto esaurito all’arena della Rocca Albornoz di Viterbo, in occasione dell’incontro con lo scrittore e sceneggiatore Umberto Contarello, condotto da Italo Moscati (direttore artistico del TFF) e Massimo Onofri (direttore del Premio Tarquinia-Cardarelli), a cui è seguita la proiezione del film Questione di cuore di Francesca Archibugi.
Ora il Tuscia Film Fest si prepara ad accogliere uno dei più conosciuti e apprezzati scrittori italiani di oggi: Niccolò Ammaniti, che sarà ospite sabato 4 luglio, sempre alla Rocca Albornoz di Viterbo (ore 21.15), nell’incontro che sarà condotto da Italo Moscati e dal critico cinematografico Domenico Monetti. Ammaniti, i cui romanzi sono stati tradotti in tutto il mondo e che vanta una vastissima schiera di lettori di ogni età, si confronterà con il pubblico del Tuscia Film Fest parlando del rapporto tra letteratura e cinema che lo ha visto protagonista con i suoi romanzi dai quali sono stati tratti vari film.
Io non ho paura, tratto dal suo libro omonimo, di cui Ammaniti ha curato anche la sceneggiatura insieme a Francesca Marciano. Diretto da Gabriele Salvatores e interpretato tra gli altri da Giuseppe Cristiano, Dino Abbrescia e Diego Abatantuono, è la storia di Michele, bambino di dieci anni, che scopre per caso, nell’estate del 1978, sull’altopiano pugliese delle Murge, un altro bambino come lui, ma rapito e incatenato. «Gabriele Salvatores ha fatto il suo miglior film in assoluto: fiabesco e realistico, lineare e complesso» (Morando Morandini). Io non ho paura ha vinto nel 2003 il Nastro d’Argento per la miglior regia e il David di Donatello per la miglior fotografia, curata da Italo Petriccione.
L’incontro con Niccolò Ammaniti e la proiezione di Io non ho paura saranno preceduti dalla visita guidata al Museo Nazionale Etrusco Rocca Albornoz (ore 20.30) sul tema Etruschi e Romani: il caso Musarna e dalla proiezione del cortometraggio Eroico furore di Francesco Afro De Falco (ore 21), nell’ambito della sezione corti del TFF. In caso di maltempo, la serata avrà luogo al Cinema Metropolitan, in Via del Pavone, a cento metri di distanza dalla Rocca Albornoz.
NICCOLÒ AMMANITI
Nasce a Roma il 25 settembre 1966. Il suo primo romanzo, Branchie!, esce nel 1994 per la casa editrice Ediesse, e verrà poi ripubblicato nel 1997 per Einaudi Stile libero. Assieme al padre Massimo, docente di Psicopatologia generale e dell'età evolutiva presso La Sapienza di Roma, ha pubblicato Nel nome del figlio, un saggio sui problemi dell'adolescenza. Nel 1996 esce per Mondadori la raccolta di racconti Fango; tre anni dopo esce, sempre per Mondadori, Ti prendo e ti porto via, ma è il suo romanzo successivo, Io non ho paura, Einaudi Stile libero 2001, a farlo conoscere al grande pubblico. Nel 2006 ha pubblicato per Mondadori il romanzo Come Dio comanda (Premio Strega 2007), che compone, insieme a Io non ho paura, un ideale dittico sul rapporto padre-figlio. Dai suoi libri sono stati tratti al momento quattro film: L’ultimo capodanno (di Marco Risi, 1998); Branchie (di Francesco Ranieri Martinotti, 1999); Io non ho paura e Come Dio comanda (entrambi diretti da Gabriele Salvatores, 2003 e 2008). I suoi libri sono stati tradotti in 44 Paesi.
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