Prosegue venerdì 10 luglio (ore 21.15, Rocca Albornoz di Viterbo) il viaggio nel meglio del cinema italiano della stagione del TFF. In programma la proiezione di Pranzo di Ferragosto, opera prima che è valsa a Gianni Di Gregorio - che non potrà partecipare alla serata come annunciato per sopravvenute cause di forza maggiore - il David di Donatello 2009 come miglior regista esordiente.
Tra i più fidati collaboratori di Matteo Garrone - è tra gli sceneggiatori di Gomorra e degli altri film del cineasta romano - Gianni Di Gregorio è riuscito, dopo anni di tentativi e una lunghissima e oscura gavetta su molti set, a realizzare il progetto Pranzo di Ferragosto anche grazie al supporto dello stesso Garrone, produttore del film. E il risultato è stato più che positivo, considerato che l’opera, oltre ad aver fatto incetta di premi a Venezia 2008 e aver vinto il David di Donatello 2009 per il miglior regista esordiente (a 59 anni!), è stata subito accolta con entusiasmo da critica e pubblico registrando anche un discreto riscontro al botteghino. Pranzo di Ferragosto ha ottenuto inoltre uno straordinario successo in tutto il mondo: un piccolo film che ha rilanciato il nome del cinema italiano all’estero.
Il film racconta le ventiquattro ore più pesanti e infernali della vita di Gianni, un uomo di mezz'età (interpretato dallo stesso Di Gregorio), figlio unico di madre vedova che lo tiranneggia sistematicamente e con la quale vive in una vecchia casa nel centro di Roma. Alla vigilia di Ferragosto, gli piombano in casa altre tre simpatiche vecchiette: la mamma e la zia di Luigi (l'amministratore di condominio che in cambio dell'ospitalità delle donne ha promesso a Gianni la cancellazione dei suoi debiti) e la madre di un amico medico che è di turno in ospedale. Ovviamente ne succederanno di tutti i colori… Le tre ottantenni, esordienti assolute, hanno stupito per la capacità recitativa dimostrata. Un film dagli accenti autobiografici che saluta un nuovo, sorprendente, autore del cinema italiano.
«Una commedia sulla terza età, scanzonata e verace, che offre diversi spunti di riflessione» (Jean-Luc Douin, «Le Monde»).
L’incontro con Gianni Di Gregorio e il film Pranzo di Ferragosto saranno preceduti dalla proiezione dei cortometraggi Punto di vista di Daniele Ercolani e Asade di Daniele Balboni (ore 21), nell’ambito della sezione corti del TFF. In caso di maltempo, la serata avrà luogo al Cinema Metropolitan, in Via del Pavone, a cento metri di distanza dalla Rocca Albornoz.
Il successivo appuntamento con il Tuscia Film Fest è sabato 11 luglio alla Rocca Albornoz di Viterbo con il film Vincere e l’incontro con il regista Marco Bellocchio. |