Per il secondo anno il Tuscia Film Fest fa tappa a Canepina (Vt). In questa edizione, il fine settimana nel paese cimino è dedicato a due delle migliori opere prime dell’ultima stagione cinematografica.
Il primo appuntamento è per venerdì 8 luglio in Piazza Garibaldi (ore 21.15, ingresso libero) con il sorprendente esordio alla regia di Aureliano Amadei. Il regista, ospite della manifestazione, racconterà la sua esperienza di sopravvissuto e presenterà al pubblico il suo premiatissimo 20 sigarette, vincitore di sei premi alla mostra di Venezia, quattro David di Donatello, due Nastri d’argento e un Globo d’oro e interpretato da Vinicio Marchioni, Carolina Crescentini e Giorgio Colangeli.
La strage di Nassirya narrata da chi l’ha vissuta in prima persona: questo è al centro dell’opera di Amadei, che in quel fatidico 12 novembre 2003 si trovava sul posto come aiuto regista nella troupe di un film sulla missione e ha subito anche sulla sua pelle le conseguenze dell’attentato. Il film è basato sul libro Venti sigarette a Nassirya, scritto dallo stesso regista insieme a Francesco Trento.
“Il film - spiega Amadei, che lo scorso inverno è già stato ospite del Tuscia Film Fest per la rassegna Giovedì Cinema - gode della collaborazione dei corpi militari italiani, a partire dall’Aeronautica. Il mondo militare è un ambiente come un altro: ci sono settori più retrogradi e settori più comprensivi, è lo specchio di questo Paese. Proprio per questi motivi il film a qualcuno a piaciuto molto ed ad altri no”.
In caso di maltempo, la serata avrà luogo nella Sala del Quarto Stato (Museo delle Tradizioni Popolari di Canepina).
Sabato 9 luglio sempre in Piazza Garibaldi il secondo e ultimo appuntamento del Tuscia Film Fest 2011 a Canepina. All’incontro con il regista Matteo Cerami seguirà la proiezione del film Tutti al mare.
L’OSPITE
Nel novembre 2003 Aureliano Amadei (classe 1975) parte per l’Iraq per affiancare, con la mansione di aiuto, il regista Stefano Rolla, il quale sta organizzando in loco un film sponsorizzato dal potere politico per dimostrare che la “missione di pace” è pienamente riuscita. Il 12 novembre 2003 un camion pieno di esplosivo scoppia a Nassirya, davanti alla base militare italiana. Amadei, che è sul posto insieme alla troupe del film, sopravvive all’esplosione riportando una lesione permanente alla gamba sinistra. Da questa drammatica esperienza autobiografica nasce il libro Venti sigarette a Nassirya (Einaudi, 2005), scritto con Francesco Trento, e poi il film 20 sigarette (2010), diretto dallo stesso Aureliano Amadei. 20 sigarette, premiato sia alla Mostra del Cinema di Venezia 2010 che ai David di Donatello 2011, è un esordio di sorprendente vigore.
IL FILM
Il 28enne Aureliano, anarchico e antimilitarista, decide di partire per l’Iraq in qualità di aiuto regista. Il ragazzo si troverà ben presto catapultato in quell’universo militare che lui non ha mai approvato e su cui ha molti pregiudizi, ma diverrà anche consapevole che tra coloro che incontra vige una umanità e un senso di fratellanza che, in fondo, appartengono anche a lui. Poi, il 12 novembre 2003, l’attentato di Nassiriya cambierà per sempre la sua vita.
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