Al Tuscia Film Fest è il momento di Cesare deve morire. Il film di Paolo e Vittorio Taviani, vincitore dell’Orso d’oro al Festival di Berlino 2012 e di cinque David di Donatello 2012 tra cui quello per il miglior film e la miglior regia, sarà al centro della serata di lunedì 2 luglio a Viterbo al Complesso di San Carlo (ore 21.15, ingresso 3 euro). Per l’occasione saranno ospiti gli attori Salvatore Striano e Fabio Rizzuto e il montatore Roberto Perpignani. Nella serata verrà inoltre proiettato il cortometraggio La tv è vita?, realizzato dagli studenti dell’Università della Tuscia con i detenuti della casa circondariale di Viterbo.
Salvatore Striano, detto Sasà, è nato a Napoli nel 1974. Ha alle spalle un periodo di carcere, che ha speso frequentando corsi di recitazione. Si è affermato negli ultimi anni come intenso interprete, partecipando a film drammatici come Gomorra (2008) di Matteo Garrone, nella parte dello “scissionista”, capoclan di Secondigliano; Fortapàsc (2009) di Marco Risi, in cui interpreta un affiliato del clan Gionta responsabile dell’assassinio del giornalista Giancarlo Siani; Gorbaciof di Stefano Incerti, dove riveste il ruolo di un rapinatore. La consacrazione con Cesare deve morire.
Roberto Perpignani, nato a Roma nel 1941, è tra i più importanti montatori italiani del dopoguerra. Inizia la sua carriera poco più che ventenne al fianco di Orson Welles e il suo esordio ufficiale è nel 1964 con Bernardo Bertolucci in Prima della rivoluzione. Oltre a Bertolucci, nel corso della sua carriera ha lavorato con Marco Bellocchio, Mauro Bolognini, Alberto Lattuada, Gianni Amelio, Nanni Moretti. Ha vinto un David di Donatello nel 1983 per La notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani e uno nel 1994 per Il postino di Michael Radford, film interpretato e fortemente voluto da Massimo Troisi. E’ docente di montaggio al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Tutte le sere fino al 14 luglio, parallelamente alle proiezioni e agli incontri del Tuscia Film Fest, nell’area del Complesso di San Carlo sarà aperto, a partire dalle ore 19.15, il punto Enocinema, dedicato al meglio dell’enogastronomia della provincia di Viterbo, con aperitivi e degustazioni. Al termine della serata, dalle ore 23.30, è il momento del Dopofestival, uno spazio informale a ingresso libero per incontri, commenti e approfondimenti con pubblico, giornalisti, addetti ai lavori e gli ospiti di Tuscia Film Fest e Caffeina.
Il TFF potrà essere seguito anche in tempo reale su Facebook (profilo Tusciafilmfest Viterbocinema e pagina Tuscia Film Fest) e Twitter (@tusciafilmfest).
I FILM Nella sezione di alta sicurezza del carcere di Rebibbia viene rappresentato il Giulio Cesare di Shakespeare. Gli attori sono proprio i detenuti della sezione, molti dei quali segnati dal “fine pena mai”. A dirigerli, il regista teatrale Fabio Cavalli.
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